Da Chicago, arriva una delle più strane creature che la mia mente ricordi, ovvero i Bible Of The Devil, che dopo la release del 2002 a titolo "Firewater At My Command" si ripropongono all'attenzione dei kids con "Tight Empire", uscito nell' Ottobre del 2003 per Raw Deth Records. E sì, ai nostri tempi ascoltare un'opera di questa portata è affare proibitivo; infatti i Bible Of The Devil non si limitano a ricalcare le orme di questa o quella band, ma dimostrano di avere la netta intenzione di viaggare verso una proposta sonora particolarmente originale, basata su svariate influenze provenienti da diverse scene quali: Hard rock 70's, NWOBHM, 80's Sleaze Metal, etc..Questi ragazzacci giocano con il fuoco, producendo un dischetto talmente eterogeneo da apparire quasi straniante. Per di più la loro non inquadrabilità in un genere ben definito può essere a fini commerciali un'arma a doppio taglio: se da un lato farà la felicità degli open minded dall'altra potrebbe cozzare contro la prassi imperante di molti che rifiutano tutto ciò che appena si discosta da uno standard conosciuto. Però le persone che rischiano ed osano devono pure essere premiate ed al sottoscritto questa categoria va particolarmente a genio, così i Bible of The Devil, trovano su The Rock Explosion un'accoglienza quantomeno calorosa. Si parte con la altamente energetica "Shit To Pimp", con la voce di Mark Hoffmann che ricorda quella di Bon Scott ed una struttura hard rock oriented, spezzata da un lungo solo dal taglio maideniano. Dagli Ac-Dc ai Deep Purple, dai Thin Lizzy ai Maiden, dai Riot agli Angel Witch, tutte queste bands vengono evocate dalla successiva "Ball Deep, Montain High". Le parti atmosferiche di "Kicking Birth" sembrano fare il verso a "Fear Of The Dark" della Vergine di Ferro, mentre "Sexual Dry Gulch" è un mid tempo fra Ac-Dc, Black Sabbath e follie di sorta. Incredibile ma vero, in "Fuckin' A" spuntano frangenti in pieno thrash metal style; fra Slayer, Sabbat, Flotsam & Jetsam etc., misti a lievi tentazioni quasi stoner e a divagazioni in campo NWOBHM. "Iron University" è una specie di anthem songs, di quelle che si ascoltano degnamente, sui miei vecchi vinili di metal 80's. Insomma che nomi volete che vi faccia? Sinner, Ostrogoth, Sword e mille altri, insomma tutto e niente! "Thou" è sempre più psicopatica e potrebbe ricordare i Rose Tattoo e gli Aerosmith fulminati da un acido e piegati al solito culto per i Maiden, soprattutto evidenziato dal lungo lavoro solista delle chitarre. Conclude "Born in Jail", cavalcata heavy metal dai tony epici che evoca a tratti le gesta dei mitici Warlord! Se questo disco fosse uscito negli 80's, ora i Bible Of The Devil sarebbero una band di culto o un'istituzione e a quanto pare la Dead Teenager, deve essersene accorta, infatti tale etichetta statunitense dovrebbe ristampare questo lavoro durante l'anno corrente. Non è solo metal, non è solo hard rock, non è solo sleaze, non è solo stoner, non è solo NWOBHM, ma allora cos'è? E' la Bibbia del diavolo e se ve la leggete ne sarete per sempre posseduti!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.